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+   Settimana Santa  Pre-1955    +

risorse

Angus Dei

"Ciò che per le generazioni anteriori era sacro, anche per noi resta sacro e grande, e non può essere improvvisamente del tutto proibito o, addirittura, giudicato dannoso. Ci fa bene a tutti conservare le ricchezze che sono cresciute nella fede e nella preghiera della Chiesa, e di dar loro il giusto posto." 

          Lettera di  Benedetto XVI  ai  Vescovi  dal mondo per presentaret il "Motu Proprio".

"LA SETTIMANA SANTA ANTICA
Giovanni XXIII Settimana Santa Antica

Papa San. Giovanni XXIII venerando la Croce Venerdi Santo secondo la vechia rubrica prima di 1955 .

Questa pagina è offerta come risorsa per coloro che sono interessati alla promozione ed alla conservazione del Sacro Triduo della "vecchia tradizione liturgica" (n.33, Universae Ecclesiae, l'istruzione sull'applicazione della Lettera Apostolica Summorum Pontificum). Durante l'omelia alla Veglia pasquale del 2011, Papa Benedetto XVI di f.m. ha parlato della Settimana Santa tradizionale come "prima della riforma [quando] c'erano dodici letture dell'Antico Testamento", aiutandoci a capire più chiaramente il riferimento alla "tradizione liturgica più antica" posto in Universae Ecclesiae. Alcuni potrebbero obiettare che questo riferimento non era l'intento di quel documento e quindi si rende necessario chiarire fin da subito che la riforma delle liturgie della Settimana Santa promulgata nel 1955  era palesemente non tradizionale e doveva servire, nel migliore dei casi, come liturgia transitoria sperimentale. Papa Paolo VI, nella sua Costituzione Apostolica del Messale Romano, lo dice apertamente: "Si è sentita l'esigenza che le formule del Messale Romano fossero rivedute e arricchite. Primo passo di tale riforma è stata l'opera del Nostro Predecessore Pio XII con la riforma della Veglia Pasquale e del Rito della Settimana Santa, che costituì il primo passο dell'adattamento del Messale Romano alla mentalità contemporanea." Con questi “adattamenti alla mentalità contemporanea”, spesso si rompevano dalle pratiche antiche che esprimevano profondamente il significato degli  stessi riti e si sostituivano delle tradizioni tramandate da tempi molto antichi. Poiché queste innovazioni senza precedenti hanno eliminato o oscurato il significato tradizionale, è avvenuto che abbiano direttamente influenzato la radice della liturgia cattolica e quindi

Perciò lo scopo di questo sito non è, come qualcuno potrebbe sostenere, un "desiderio di tornare indietro", come se si potesse presumere che ciò che è vecchio è meglio soltanto per il fatto di essere vecchio, ma piuttosto riprendere semplicemente il tradizionale sensus fidelium in conformità con la perenne tradizione cristiana. La Santa Madre Chiesa ha sempre considerato la Settimana Santa il grande "Sancta Sanctorum", il vertice liturgico, catechetico e devozionale di tutto l’anno liturgico, profondamente espresso dalle sue antiche  e  intoccabili  cerimonie.    L’interesse   crescente  di  

potenzialmente la lex orandi e lex credendi sia dei fedeli che del clero.

tanti fedeli e sacerdoti per la Settimana Santa precedente al 1955 deriva, quindi,  proprio dall’amore per la Chiesa e per i  suoi santi riti e dal desiderio di disporsi con maggiore serietà ed impegno ad una degna e fruttuosa partecipazione  agli augusti misteri della nostra Redenzione, in unione con il nostro Beatissimo Signore e la Sua Santissima Madre.

Con questo in mente, qui troverete tutto ciò che è necessario per i fedeli, così come alcuni aiuti liturgici per i Sacri Ministri e articoli di varie fonti che esaminano criticamente la liturgia riformata della Settimana Santa. Preghiamo che queste risorse possano aiutarci a comprendere meglio questo inestimabile gioiello della nostra fede: le liturgie della Settimana Santa pre-1955.

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